Il pensare è una capacità tipicamente umana: permette alle persone di adattarsi alle situazioni e risolvere problemi. Tuttavia, in particolari momenti critici, la facoltà del pensare può assumere una forma eccessiva, che si manifesta attraverso pensieri intrusivi, parole, frasi o immagini che, inaspettatamente e continuamente, si fanno strada nella mente; anche se la persona cerca di combatterli, i pensieri si fanno sempre più forti e presenti.
Le caratteristiche centrali del disturbo ossessivo compulsivo sono:
Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che vengono percepiti come:
Le compulsioni sono azioni mentali e/o comportamenti che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne
rappresentano un tentativo di soluzione; di solito sono seguite da un senso di sollievo dal disagio causato dalle ossessioni, seppure un sollievo solo temporaneo. Le principali forme di DOC sono
le seguenti:
Si manifesta attraverso paure ricorrenti e ripetuti controlli, legati al dubbio di aver dimenticato qualcosa, o di aver fatto un errore, o danneggiato qualcosa o qualcuno inavvertitamente.
Chi soffre di questo tipo di pensieri arriva a pensare che una propria azione o omissione sia causa di danni. Esempi di controlli tipici riguardano aver chiuso la porta di casa, il gas o l’acqua, aver contato bene i soldi o non aver scritto parole blasfeme.
In questo caso si tratta di ossessioni connesse al rischio di contagi o contaminazioni e compulsioni di pulizia. Le persone che ne soffrono sono ad esempio tormentate dall’insistente preoccupazione che loro stessi o un familiare possa ammalarsi entrando in contatto con qualche invisibile germe o sostanza tossica.
Agenti “contaminanti” possono essere sostanze come urine, sangue, sudore, saponi, solventi e, per generalizzazione, tutti gli oggetti o persone potenzialmente veicolo di queste sostanze.
Il contatto con la sostanza temuta è seguita da rituali tesi a neutralizzare la contaminazione, ad esempio rituali di lavaggio ripetuto delle mani, dei vestiti o di oggetti personali.
Si manifesta come intolleranza al disordine o all’asimmetria. Libri, fogli, penne, asciugamani, videocassette, abiti, piatti, devono risultare perfettamente allineati, simmetrici e ordinati secondo una precisa logica (es. dimensione, colore). Quando il paziente percepisce asimmetria o disordine si impegna anche per molte ore a riordinare questi oggetti, fino a sentirli “a posto”. Le ossessioni di ordine e simmetria possono riguardare anche il proprio corpo (es. pettinatura dei capelli, abiti).
Si manifesta attraverso pensieri ossessivi riguardanti l’avverarsi di situazioni altamente improbabili, ma che gli risulterebbero intollerabili. Il contenuto di tali ossessioni spesso può essere di tipo religioso, sociale o sessuale.
È il caso di chi è ossessionato dal timore di essere o diventare omosessuale o pedofilo o di chi ha il terrore di essere colto da un’aggressività improvvisa e incontrollabile e fare del male a chi gli sta accanto.
La terapia che si è dimostrata più efficace per il DOC è la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che è il modello di intervento che utilizzo in
questi casi. Se pensi di avere bisogno di un consulto in relazione alle problematiche del Disturbo Ossessivo Compulsivo
(DOC), contattami per avere maggiori informazioni e prenotare un appuntamento: